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2001

Edizione 2001 La via del sale

La decima edizione della manifestazione, realizzata con l'ato Patrocinio della Presidenza della Repubblica, si è tenuta a Cividale del Friuli dal 20 al 29 Luglio 2001.

Informazioni e biglietteria

Programma 2001

Dopo dieci anni.

Dieci anni fa, prima manifestazione tra quella della nascente Pentagonale (oggi chiamata Iniziativa Centroeuropea) ebbe una solenne inaugurazione il festival di Teatro Musica Marionette Cinema e Danza dei Paesi dell'Europa Centrale, subito battezzato Mittelfest. Erano presenti tre capi di Stato, Ministri, altre autorità locali e internazionali Quella giornata e' rimasta nella memoria di molti abitanti di Cividale del Friuli dove l'evento si svolgeva. L'Europa intera viveva anni di grandi cambiamenti e di grande Euforia, in tutti i campi, anche in quello delle arti vive come il teatro o la musica. I Paesi della Mitteleuropa, cioè dell' Europa Centrale, per la prima volta dopo la fine della Prima Guerra Mondiale avevano ritrovato una certa unità . Cià che nel frattempo avevano prodotto nel campo della cultura, improvvisamente veniva alla luce, alla piena luce, con tutto il suo grandissimo valore. Per molti intellettuali 'occidentali' quegli anni furono di notevole utilità e continuano a esserlo anche oggi. Poi ecco un altro cambiamento. Nel decennio appena trascorso alcune terre di questa famosa "Mitteleuropa" sono diventate all'improvviso un Teatro sanguinoso, tragico. Anche il nostro festival ha risentito di questa nuova inaspettata resurrezione di antichi fantasmi, antichi dolori Ora anche questi paiono essersi dileguati le nazioni che allora erano cinque oggi sono diciasette. E' vero che cià e' dovuto in parte alla presenza di nuovi membri dell'iniziativa Centroeuropa come la Polonia, la Bulgaria, l'Ucraina, la Romania, ma anche a una nuova conformazione politica dell'intera arca. E' cosi' oggi l'arrivo delle compagnie e delle orchestre a Cividale dei Friuli avviene attraverso più confini, più controli ma si ha anche più forte il senso di appartenere a una comunità vasta e variegata che non è basata su chiusure, ma anche su un continuo possibile scambio. E' una fitta rete di scambi e rapporti cià' che oggi esiste in questa area della terra, tanto multiforme e movimentata da costruire non solo tre vie di comunicazione commerciale, come quelle cui abbiamo dedicato questo triennio (la via dell'ambra, della seta e del sale) Oggi le vie segrete e palesi sono tante e non meno importanti di quelle del passato. Quell'insieme di lingue risuonate inaspettatamente dieci anni fa a Cividale, riempiendo) strade, case, uffici di una allegra e benigna Babele, oggi si arricchisce di nuove note, si aggiungono nuovi volti. L'auspicio e' che lo spirito di ritrovata solidarietà del primo festival possa essere ripristinato al più presto struttura, che l'affermarsi della nostra piccola organizzazione in campo nazionale e internazionale ci faciliti il cammino per le nuove, intricate vie che hanno preso il posto di quelle antiche. Senza che ci avessimo pensato, la Storia ha investito in pieno il nostro festival, facendolo apparire di più agli occhi del pubblico italiano e europeo proprio perché si Ú fin all'inizio collocato in un'aura che ha a che fare, da vicino, con la vita e gli eventi dei paesi partecipanti. Per questo, con la convinzione di aver realizzato, pur fra difficoltà, eventi teatrali che restano nella memoria e che hanno contato qualcosa, nella cultura dei nostri anni - siamo contenti di aver avuto l'opportunità di compiere questo cammino decennale.

Giorgio Pressburger

MITTELFEST 2001 La via del sale
Cividale del Friuli 20-29 Luglio 2001

Innumerevoli vie collegavano (e, per certi versi, ancor oggi parzialmente co1legano) i centri di produzione con le città e i mercati del sale. Vie di terra e d'acqua, che hanno contribuito lo sviluppo economico e culturale dell'Europa, dai tempi più remoti al medioevo, su su fino alla rivoluzione industriale dell'Ottocento. Itinerari terrestri assai famosi come 1'antica Salaria che, dal litorale presso la foce del Tevere, arrivava a Roma e attraverso 1'Appeninino sboccava a Castrum Truentinum sull' Adriatico; la cistercense Pralatenweg che da Hallein arrivava al lago di Costanza; la galleria del Monviso scavata per portare il sale di Provenza alle popolazioni del Piemonte, il Goldene Steig, la carovaniera che univa Passau e la Boemia; le mulattiere che dalle coste dell'Istria e Dalmazia collegavano in un fittissimo reticolo le località dell'interno; le strade che partivano da Luneburg verso il centro-Est della Germania, da Wieliczka, nella Piccola Polonia, verso il Danubio, la Vistola, l'Oder, da Venezia verso il Veneto e la Lombardia, da Trieste verso la Slovenia e la Bassa Austria. Sui fiumi, tutti i fiumi d'Europa, viaggiavano interi convogli di chiatte, seguiti dalle rive da molti uomini a cavallo, con funi, per superare le secche e le rapide. Ancora più numerose le rotte marittime, che partivano dalle saline verso tutte le località costiere Il Mediterraneo era solcato da migliaia di bastimenti, marrani, marcigliane, ligni, taride, cocche, barze con le stive straccolme di "oro bianco" caricato a Cervia, Venezia, Chioggia, Trieste, Pirano, Pago, Brindisi, Barletta, Corfù, Cipro, Candia, Kerson, Alessandria, Ra's al Makhbaz, Trapani, Cagliari, Ibiza, Peccais, Berre, Grosseto, Ostia. Commerci che hanno fatto la fortuna delle città marinare hanno rappresentato il potere attraverso le gabelle e i monopoli ma anche l'unica fonte di sopravvivenza di salinai, salinieri e salinatori, minatori, contadini, barcaioli, trafficanti, sfruttatori, contrabbandieri. Un bene prezioso per il palato, la conservazione di cibi, l'equilibrio del nostro organismo, le applicazioni farmacologiche, terapeutiche, artigianali, industriali. Un simbolo universale per gli alchimisti, i superstiziosi, i religiosi. Scaccia demoni e streghe, Ú afrodisiaco, aumenta in virilità, favorisce la fecondità, purifica, disinfetta. E' maledetto? Desertifica la terra, Ú il segno del male, del peccato e della morte. Sodoma e Gomorra. Venere nasce dal mare. E' santo? "... non cesserai di mettere sulla tua oblazione il sale dell'alleanza del tuo Dio: a ogni tua offerta aggiungerai l'offerta del sale" (Levitico2,11). Un'alleanza che vale anche con l'acqua benedetta, gli olii santi, il pane. Se le vie percorse nei due precedenti Festival hanno seguito i tracciati dal Mare del Nord all'Adriatico (via dell'ambra), dalle nostre terre in direzione dell'estremo Oriente (via della seta), la via del sale ci conduce a Sud, sulle sponde del Mediterraneo, nelle terre di Hyperion, ad incontrare "i figli del sole" cantati da Holderlin. Un viaggio fascinoso in quell'"epifania dell'indeterminatezza", immenso mosaico di genti, di religioni, mitologie, filosofia, arte, poesia, musica. Di questo fantasmagorico e sterminato mosaico saranno presentate soltanto alcune tessere, frammenti, possibili per un ideale itinerario attraverso le tante "vie dei canti" che s'affacciano sul mare nostrum. Ci si allontanerà anche dalle coste per risalire i fiumi e seguire i tracciati che ci condurranno nel cuore della Mitteleuropa, verso le montagne di salgemma del Salisburghese e della regione di Cracovia. Risuoneranno nella trecentesca chiesa di San Francesco e nelle vie di Cividale i canti della Sibilla, le canzoni dei crociati, le musiche sopravvissute della Grecia Classica, le pagine organistiche composte per le cerimonie solenni del duomo di Salisburgo e di quello di Cracovia. I fasti sonori della Basilica di San Marco, le canzoni di battello, le danze, le melodie di Napoli. Poi il sale simbolico, nei riti musicali cristiani, nelle formule magiche praghesi dell'epoca di Rodolfo II. E ancora due omaggi ineluttabili a Bellini e a Verdi in occasione delle ricorrenze dei duecento anni dalla nascita del primo e del centenario della morte del secondo, con parafrasi e trascrizioni firmate da Liszt, Thalberg, Chopin Carlo de Incontrera La sezione teatro del festival, diretta da Mimma Gallina e Giorgio Pressburger, integrerà il cammino sulla "Via del Sale" (metafora dell'incontro fra l'Europa centro-orientale e la cultura del mare) con le suggestioni del percorso decennale. In particolare le opere commissionate, le coproduzioni e le ospitalità, spazieranno e offriranno visibilità, fra teatro, letteratura e danza, all'intera area europea centro orientale. Saranno, tra l'altro, le città di Trieste, Gorizia, Dubrovnik Sofia, Kishinev (Ukraina), le protagoniste del settore poesia, curato da Cesare Tomasetig, attraverso le voci di Saba ed Emili, Cumpeta, Paljetak, Dimitrova e Bialik. Dalle città della memoria si passerà alla città dell'oblio attraverso gli scritti critico-poetici di Manlio Brusatin tratti dal libro "Arte dell'oblio".


Villa de Claricini 21

Casa Luis

Vignaiuoli TOTI

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